Sangiovese
È il principe indiscusso del Chianti. Le sue origine sono antiche e la sua particolarità è che impiantato su terreni diversi dà origine a vini con caratteristiche diverse.
È costituto da grappoli compatti, conici, di medie dimensioni e tralci vigorosi e resistenti alle malattie.
Gli acini sono allungati e gonfi di colore nero violaceo, con la buccia leggera e consistente e la polpa poco carnosa e acidula.
Proprio in virtù della sua compattezza, il grappolo rischia di marcire nelle annate piovose.
Un problema che è stato risolto con l’impianto dal 2000 in poi di nuovi vitigni clonati che hanno consentito la produzione di uva sangiovese agrappoli spargoli e quindi immuni dal problema del marciume.
Il Sangiovese matura tardi, ama i terreni aridi argilloso-siliceo-calcarei.
Se vinificato in purezza dà un vino color rosso rubino, tannico e corposo dal profumo di viola e lampone, sapore intenso con retrogusto amaro. Acquista nobiltà con l’invecchiamento.
Canaiolo
Il Canaiolo ha grappolo medio, conico, allungato e spargolo, caratteristica che lo mette al riparo dal rischio decomposizione. Gli acini sono ovoidali e succosi mentre la buccia, di colore nero violaceo, è sottile.
Conosciuto fin dall’antichità, la sua importanza è andata scemando nei secoli a causa di alcuni problemi. Se infatti la forma dei grappoli ne impedisce il marciume, è pur vero che la sua maturazione è tardiva, ha scarsa resistenza alla pioggia e scarsa adattabilità al piede americano.
In purezza, dà un vino elegante e fruttato, spesso viene mischiato al sangiovese a cui conferisce morbidezza.
Trebbiano
Il grappolo del Trebbiano è cilindrico, di medie dimensioni e sciolto. Gli acini sono rotondi e grossi con buccia ambrata e polpa dolce-acida. I suoi tralci sono lunghi e robusti, ama i terreni calcarei e roccioso-argillosi su cui danno produzione abbondante.
Vinificato in purezza dà un vino giallo paglierino, molto profumato: vi si riconoscono profumo di fiori di acacia, quercia, corbezzolo.
Il sapore è armonico ma non caratteristico. Lega bene con ogni altro tipo di uva.
Malvasia bianca lunga del Chianti
Le dà il nome la forma del grappolo, grande e allungato. Gli acini sono tondi e dorati, dalla polpa succosa.
I tralci sono vigorosi e danno produzione abbondante specie su terreni argillosi- calcarei ben esposti al sole. L’origine è incerta, molti la ritengono originaria della Toscana.
Vinificata in purezza dà un vino bianco paglierino di buon corpo, dal profumo gentile e sapido, di alcol elevato e bassa acidità.
Cabernet Sauvignon
È un vitigno a bacca rossa, pregiato e diffuso in Francia. Predilige i terreni sassosi.
Ha grappoli radi e di media grandezza che consentono quindi la circolazione dell’aria difendendosi così dal pericolo del marciume. Gli acini, succosi e dalla buccia spessa, sono piccoli: la buccia è ricchissima di sostanze coloranti e di tannini. Si raccoglie all’inizio di settembre.
È un vitigno molto apprezzato, specie se vinificato insieme al sangiovese, come si fa dal 1870.
Merlot
È un vitigno a bacca rossa. Predilige i terreni pesanti e argillosi, quelli ostili al cabernet. Dà una produzioneabbondante.
Gli acini e i grappoli sono piccoli e i grappoli compatti ed esposti al rischio del disfacimento, anche se la maturazione precoce a fine agosto lo espone a meno pioggia proteggendolo in parte dal marciume.
Il succo è poco acido ma ricco di sostanze pur con tannini poco aggressivi: perciò è particolarmente adatto ad essere mischiato a sangiovese e cabernet cui toglie ruvidezza. Ciononostante, è molto apprezzato anche vinificato in purezza.